TREKKING: Alta Via dei Silenzi

(pullman)
09 – 14 Agosto 2018
TREKKING: Alta via dei silenzi

L’Alta via delle Dolomiti n. 6 si snoda lungo un percorso di circa 180 km costituito da 11 tappe, che collega Sappada (BL) a Vittorio Veneto (TV). Il percorso attraversa dunque due province, Belluno e Treviso e i gruppi montuosi del Peralba, Rinaldo, Clap, Tiarfin, Cridola, Spalti di Toro-Monfalconi, cima dei Preti, Durano, Col Nudo e Cavallo. L’itinerario si mantiene ad una quota media di 2000 m, e attraversa ampi sentieri e mulattiere, presentando anche alcuni tratti insidiosi ed esposti. L’alta Via delle Dolomiti n.6 è conosciuta anche come “Alta Via dei Silenzi”, poiché attraversa alcuni luoghi spopolati e abbandonati dall’uomo, ambienti meravigliosamente solitari e selvaggi, dove le rocce dolomitiche e la natura circostante costituiscono l’unica bellezza. Noi ne percorreremo un tratto da Granvilla ai Monfalconi con deviazione verso Erto, 6 tappe in un ambiente aspro e selvaggio.

Dislivello complessivo : 6170 in salita – 6000 in discesa
Difficoltà: E/EE
Responsabili escursione: Giandario Frigo – Giancarlo Canevarolo
Carte topografiche: Carte Tabacco N. 02-12-21 – scala 1: 25.000

  1. Granvilla- Palù -Passo Oberenghe- Cam di Mimoias – Rifugio De Gasperi.
    Dislivello: in salita 1080 m. in discesa 650 m
    Durata escursione: 4 ore
    Da Granvilla si traversano i prati fino al Piave, si passa un ponticello e si imbocca la Valle del Rio Storto seguendo una stradina che ci porta fino al Rio del Gufo. Il sentiero 314 prosegue lungo il torrente. Si prende il ramo di sinistra che sale fino a una cascata e poi fino all’imbocco del Ciadin di Elbel, poi piega verso sud e giunge al Passo Elbel. Dal Passo si gira a sinistra per seguire un sentiero che aggira alla base il Campanile di Mimoias (segnavia 315), poi ancora a sinistra per un bosco fino alla Casera di Clap Piccolo. Qui ci si immette sul 201 e seguendolo si arriva al Rif. F.lli De Gasperi (1767) fine del percorso.
  2. Rifugio F.lli De Gasperi- caser Mimoios- Forc. Lavardèt- Casera Campo- Rifugio T. Fabbro
    Dislivello: in salita 383 m. in discesa 360 m.
    Durata escursione: 4 ore
    Dal rifugio De Gasperi si prende il sentiero 201 e lo si segue fino alla Casera di Mimoias, poi si scende al Rio Mimoias, lo si attraversa e si prende verso sud per il bosco fino a giungere alla Casera Lavardèt. Da qui si prosegue a destra per sentiero che conduce fino alla Casera Campo e, in seguito per Casera Sottopiova e per rifugio Tenente Fabbro (1783m). dove pernotteremo.
  3. Rifugio T. Fabbro- Valico Campigotto- Val di Roda- Casera Doana -Passo del Landro- Passo Mauria- Rifugio Giaf.
    Dislivello: in salita 620 m. in discesa 830 m.
    Durata escursione: ore 7
    Dal Rifugio si raggiunge la Sella di Campigotto e si prosegue fino ad un bivio. Il sentiero scende per Val di Roda e si immette sulla strada di Doana (1559). Percorriamo la stradina verso ovest fino alla Casera Doana. Sempre continuando sul segnavia 336 si giunge al Passo Landro. Abbandonato il sentiero 336 si sale fino al Col Pioi, per ridiscendere nel bosco lungo la Costa Bordonà. A quota 1400 m. circa si incontra il segnavia 207 che si segue fino ai fienili di Stabie. Si prosegue e si giunge al Passo Mauria, si gira verso sud, si giunge al torrente Tora, lo si supera e si continua fino alle sorgenti del Rio Vigogna. Ci si dirige verso la Val di Giaf ed infine con una breve salita si raggiunge il Rifugio Giaf (1405) fine della tappa.
  4. Rifugio Giaf- Cason del Boschet- Forca della Cridola- Bivacco Vaccari- Tacca della Cridola-Forcella Scodavacca- Rifugio Giaf.
    Dislivello: in salita 1160 m. in discesa 1160 m.
    Durata escursione: ore 6,30
    Questo percorso ci porta a conoscere una delle zone più selvagge e incontaminate dell’Alta via. Dal Rifugio Giaf ci incamminiamo verso Nord-Ovest per il sentiero 346 che percorriamo per una decina di minuti circa, fino al bivio con il sentiero 340, lo seguiremo in salita condividendo l’itinerario con l’anello Bianchi fino al Cason del Boschet.. Sempre per sentiero 340 si oltrepassa un grazioso capitello votivo, la costa del monte e si scende nell’opposto vallone verso Ovest, nell’ampio circo ghiaioso del torrente Fossiana. Si riprende a salire su prati (1874 m.) dove non è difficile trovare piccoli branchi di camosci. A questo punto incontriamo la traccia del 348 proveniente dalla forcella Fossiana, si risale un ripidissimo canalone detritico fino alla Forca del Cridola (m.2176). Ora si scende per tracce di sentiero al bivacco Vaccari (m.2050). Dal bivacco per sentiero 344 si sale alla Tacca del Cridola. La discesa ora si fa più ostica, per canalone scendiamo alla Forcella Scordavacca e quindi al rifugio Giaf, nostra meta.
  5. Rifugio Giaf- bivacco Marchi Granzotto – Forcella Leone-Val Monfalcon- Rifugio Pordenone.
    Dislivello: in salita 1050 m. in discesa 1130 m.
    Durata escursione: ore 6.30
    E’ questa un’escursione che presenta una lunga e faticosa salita, ma che ci ripagherà per la meraviglia del panorama che ci apparirà davanti una volta raggiunta la forcella del Cason. Dal Rifugio Giaf seguiamo per un tratto l’anello Bianchi per sentiero 342, al bivio teniamo la destra, lasciando sulla sinistra la variante n. 361 continuando il nostro itinerario in salita per prati e ghiaie, poi per ripido ghiaione fino alla forcella del Cason m. 2242. Scendiamo ora nel verde e solitario circo sommitale della valle Monfalcon di Forni, dove su un sperone spicca il rosso del Bivacco Marchi-Granzoto, classica struttura a semibotte della fondazione Berti. Saremo ai piedi delle cime della Cresta del Leone, del Monfalcon di Cimoliana, del Monfalcon di Forni, del Torrione e di cima Barbe. Ora per sentiero 349 saliremo a Forcella Leone m. 2290, e scenderemo per la Val Monfalcon di Cimoliana, al rifugio Pordenone, dove pernotteremo.
  6. Rifugio Pordenone-Bivacco Perugini- Campanile di val Montanaia- Rifugio Pordenone.
    Dislivello: in salita 820 m. in discesa 820m.
    Durata escursione: ore 6
    Dal Rifugio Pordenone seguiamo il sentiero 353 che ripido e a gradoni, guadagna quota tra gli alberi, percorrendo il costone sempre sul lato sinistro della valle fino ad aggirarlo oltre la macchia a quota 1400m. Qui, il ghiaione che occupa per intero la gola, e il sentiero sale tra i massi e ometti di pietra. Si procede in marcata pendenza sino a superare il torrente ormai in vista del Campanile. Si affronta la salita lungo un ripido costone percorso da una traccia a gradini. Si arriva dunque in prossimità della parte terminale della forra, che si attraversa nuovamente tagliando in costa il ghiaione per risalirne la parte più verticale e stretta. La traccia supera gli ultimi baluardi rocciosi a monte del canalone e con numerosi tornanti su fondo compatto si sale alla base del campanile. Si cammina attraversando una piccola conca sassosa oltre la quale si apre il dosso erboso che accoglie il bivacco Perugini (2060 m.) Il ritorno si effettuerà per lo stesso itinerario fino al rifugio Pordenone, fine della tappa.
  7. Rifugio Pordenone-Casera Pian Pagnon- Casera Fontana-Casera Langhet di sopra.
    Dislivello: in salita 900 m. in discesa 900 m.
    m. 150 in più se si raggiunge il bivacco Gervasuti.
    Durata escursione: ore 5,30
    Ultimo giorno e ultima tappa del nostro trek; dal Rifugio Pordenone prendiamo la carrozzabile che segue il torrente Cimoliana e l’omonima valle e proseguiamo in leggera discesa verso casera Pian Pagnon m. 1013. Dopo aver più volte attraversato il greto del torrente sulla destra incrociamo il sentiero 356-390 che sale a casera Fontana e casera Langhet di sopra, e su strada forestale dopo circa un kilometro si arriva ad un bivio. Attraversato il torrente che scende da valle S. Maria, si sale lentamente con ampie e comode svolte la dorsale verso Col Di Medri, un breve traverso ci porta al percorso originario che segue in costante salita la Valle S. Maria. Lungo il percorso convergono da sinistra la Val dei Laris prima e poi la Val Miseria. Si risale tutta la valle ora su ripido ghiaione al culmine del quale si incrocia il sentiero proveniente da Forcella Spè, (ultima fonte d’acqua di tutto il tragitto) Tempo permettendo si può arrivare al bivacco Gervasuti m.1940. Al bivio giriamo a sinistra per il sentiero 389, in lieve salita su ghiaie attraversiamo la Val Miseria e raggiungiamo un breve canalone e dopo un centinaio di metri raggiungiamo la cresta presso il piccolo torrione. Oltre la forcella, in falso piano attraversiamo la Val dei Laris fino a raggiungere lo splendido balcone di Forcella di Podescagno. Sempre su ghiaie in discesa alla Casera Laghet de Sora, una breve sosta per ammirare il bellissimo anfiteatro dove è situata la casera. Scendendo lungo la valle attraversiamo evidenti segni di passaggi di valanghe fino a Casera Laghet di sotto. Il sentiero ora perde quota velocemente verso Casera Pian Fontana e Val Cimoliana , dove ci aspetta il pullman per il rientro.

ISCRIZIONI: Per poter riservare i posti nei rifugi e indispensabile effettuare la prenotazione entro il 20 Giugno col versamento di un anticipo di € 50,00.

PARTENZA alle ore 6.30 dalla sede Cai di S Maria di Camisano autostrada A 4 direzione Mestre, A 27 direzione Belluno uscita ponte delle Alpi, Longarone, Santo Stefano di Cadore, Granvilla (Sappada).

Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)