Alta Via n°1 – Alta Via dei Giganti

Data 2 – 10 agosto Equipaggiamento Normale equipaggiamento da escursionismo
Zona Valle d’Aosta Direttori gita F. Baldi – G. Sinigaglia – G. Cignacco
Dislivello 7500 m salita – 8000 m discesa – 110 km circa Orario partenza Partenza alle ore 4.30 dal- la sede CAI di Camisano Vic. per Courmayeur. Pulmino per Sait-Jacques.
Difficoltà EE Mezzo di trasporto Mezzi propri

Introduzione

L’Alta Via n° 1, denominata Alta Via dei Giganti, è un itinerario escursionistico dallo scenario incomparabile: si sviluppa infatti ai piedi dei massicci più elevati d’Europa quali il Monte Rosa, il Cervino e il Monte Bianco. Questo itinerario offre, accanto ai superbi esempi di architettura naturale delle Alpi, basti pensare all’elegante piramide del Cervino, impareggiabili testimo- nianze di architettura rurale, strettamente legata alla vita degli alpeggi, come le costruzioni tradizionali Walser della Valle di Gressoney e dell’Alta Valle di Ayas. Tracciata lungo la sinistra orografica della Dora Baltea, l’Alta Via n.1 è percorribile da chiunque poiché si snoda lungo sentieri ben tracciati, con larghezza media di 80 cm. e interamente segnalati. L’itinerario conduce da Donnas a Courmayeur, noi però, avendo a disposizione solo 9 giorni partiremo da Saint-Jacques in val d’Ayas. L’itinerario si sviluppa nella media e alta montagna, fra prati, pascoli, boschi e pietraie, mantenendosi ad una quota media di 2.000 metri e sfiorando spesso i 3.000 metri (sul Col Malatrà si raggiungono i 2925m). L’elevato valore naturalistico di questi ambienti, che testimoniano il rispetto e l’equilibrio della cultura contadina tradizionale nell’uso delle risorse del territorio, e le alte e celebri montagne, cariche di storia e di imprese, che ne fungono da superba cornice, offrono un quadro d’altri tempi che l’escursionista dovrà semplicemente ammirare ed apprezzare.

Sintesi dell’escursione: 2 agosto

Tappa 1: Saint-Jacques – Rif. Grand Tournalin
Dislivello: 840 m salita – 5 km circa
Durata escursione: 3 ore

Dalla piazza di Saint Jacques (1697m) si attraversa il ponte sull’Evançon e si prende la mu- lattiera a dx che sale al B&B Altavia poi si gira a sx e dopo le caratteristiche case di Droles, guadagna quota nella pecceta. Si esce tra i pascoli del’alpe Croués e si prosegue nuovamente nel bosco fino alla strada poderale per gli alpeggi del Tournalin. Prima del ponte sul torrente riparte il sentiero che porta ai pianori dell’alpe di Nannaz (2045m). Si risale sino alla pista, poco sopra l’alpeggio e si imbocca l’ampio sentiero che conduce all’ameno pianoro al cospet- to del Bec de Nannaz. Si attraversa il torrente su un ponticello di legno e si risale il costone erboso fino ad incrociare la strada poderale. Dopo un breve tratto si riprende il sentiero risa- lendo i pascoli e raggiungendo l’ampia conca ai piedi dei Tournalins, Petit e Grand ed in brave si arriva al Rif. Grand Tournalin (2535m), meta del nostro primo pernottamento.
Tempo e voglia permettendo ci si può concedere la breve ascensione al monte Croce (2894m).

Sintesi dell’escursione: 3 agosto

Tappa 2: Rif. Grand Tournalin – Rif. Barmasse
Dislivello: 1000 m salita – 1370 m discesa – 13 km
Durata escursione: 6 ore

Dal rifugio Grand Tournalin si scende, per un breve tratto, sulla strada sterrata e poi si im- bocca, sulla destra, il sentiero. Effettuata una lunga diagonale in mezza costa, fra pascoli, si raggiunge un gradone roccioso, superato il quale il sentiero continua a salire, fra dossi erbosi e rocciosi, fino a raggiungere il colle di Nannaz (2772m). Ottimo punto panoramico sul Gruppo del Rosa e, in direzione opposta, sul Becca di Nona e Mont Emilius, dietro cui appare il Gran Paradiso. Da qui si scende nella conca erbosa sita poco sotto il colle, per risalire poi leggermente fino al Col des Fontaines (2695m), posto su una costiera rocciosa; il sentiero riprende ora la discesa entrando nella Comba di Cheneil, uno dei luoghi più suggestivi della Valtournenche, prosegue fra gli ampi pascoli, toccando l’alpeggio di Champsec (2335m) e, più in basso, la località Cheneil (2104m). Si continua poi a scendere addentrandosi nel bosco di conifere, passando a fianco dell’alpeggio di Promindoz, che è posto su di un panoramico pianoro erboso, e proseguendo infine la discesa fino a raggiungere l’abitato di Crétaz, e su strada asfaltata il centro di Valtournenche (1524). Si discende una breve scalinata e, supera- to il torrente Marmore, si inizia la breve salita che conduce all’abitato di Valmartin (1510). Qui si imbocca il sentiero in direzione di Cignana che, fra i pascoli, guadagna decisamente quota, attraversa il bosco e dopo una lunga diagonale conduce ad alcune costruzioni della centrale idroelettrica in località Promoron (1812m). Il tracciato raggiunge poi l’alpeggio di Falegnon (1814m) e prosegue, in mezza costa, dentro il vallone fino a giungere ai piedi dello sbarra- mento artificiale di Tsignanaz; a questo punto si prosegue sul sentiero che svolta a sinistra, a valle del muro della diga, si passa dietro all’abitazione della centrale idroelettrica, quindi si procede per un breve tratto sulla strada sterrata e, appena dopo il tornante, si prende il sentiero a sinistra che porta direttamente al rifugio Barmasse (2175m).

Sintesi dell’escursione: 4 agosto

Tappa 3: Rif. BarmasseRif. Cunéy
Dislivello: 1115 m salita – 638 m discesa – 15 km
Durata escursione: 7 ore

Dal rifugio Barmasse si prosegue sulla strada sterrata per un breve tratto e si imbocca a sinistra il sentiero che scende all’alpeggio di Cortina Superiore (2088 m); si rientra poi nella strada sterrata e al bivio si scende sulla sinistra per raggiungere l’alpeggio Cortina Inferiore (1971). Poco prima dell’alpeggio si imbocca il sentiero sulla destra che, attraversata una zona umida, si addentra nel bosco e sbuca sulla strada sterrata (2010m). Si risalgono i ripidi pendii del Mont d’Ersaz fino a raggiungere l’apertura della Fenêtre d’Ersaz (2293m). Dal vali- co, scendendo leggermente, si prende la strada sterrata che giunge all’alpeggio Vareton dal quale si prosegue su sentiero attraversando i pascoli, fino all’alpeggio Gran Raye (2352m) e poi al lago Tsan (2472m), dove sorge l’omonimo bivacco. Da qui il tracciato sale fino al colle Fênetre de Tsan (2738m), da dove inizia a scendere dapprima con vari tornanti e poi con una lunga diagonale a mezza costa che termina nel pianoro dove si trova il bivacco Rebou- laz (2575m), nonché il magnifico lago Luseney. Sulla destra incombe imponente la parete orientale della Becca di Luseney, che con i suoi 3503m è la vetta più alta del circondario. Si attraversa quindi il torrente che esce dal lago e si inizia a salire passando accanto ad alcuni ruderi. Dopo aver superato un ripido pendio si arriva al Col Terray (2780m), dal quale si affronta una discesa piuttosto ripida, poi si procede a mezzacosta con alcuni saliscendi fino a giungere su un pianoro erboso. Si attraversa un torrente verso sinistra e, superato un piccolo promontorio, si raggiunge il rifugio Cuney (2652m).
Possibile ascensione alla Becca di Fontaney (2972m).

Sintesi dell’escursione: 5 agosto

Tappa 4: Rif. Cunéy – Lexert (Bionaz), Hotel Valentino
Dislivello: 530 m salita – 1642 m discesa – 15 km
Durata escursione: 5/6 ore

Dal rifugio Cuney si scende brevemente tra alcuni dossi, ci si dirige verso destra costeggiando alla base una fascia rocciosa per portarsi poi su un pianoro erboso (2581m), si tiene il sentie- ro di destra che passa alla base del Col Salvé e si raggiunge il Col Chaleby (2683m). Da qui il sentiero scende il ripido pendio erboso sino ad una conca acquitrinosa, denominata Plan Piscina (2539m), dove si scorgono i resti di una baita, riprende poi a salire decisamente supe- rando una pietraia e, con percorso a mezza costa, ai piedi di una serie di caratteristici gendar- mi, i “Denti di Vessona” raggiunge il bivacco Rosaire-Clermont (2692m) e continua risalendo il ripido pendio pietroso fino al col de Vessonaz (2788m). Possibile salita al Mont Faroma (3079m). La discesa si svolge nella selvaggia Comba di Vessona, laterale della Valpelline; presenta un primo tratto ripido, oltrepassato il quale, tenendosi sulla destra sotto un modesto contrafforte roccioso, si raggiunge l’alpeggio Ardamun (2206m). Si prosegue ancora verso destra per portarsi in una valletta rocciosa, al cui termine si percorre un bosco di conifere, fino a raggiungere il pianoro erboso dove sorge l’alpeggio Arp Vieille (1930m). Dall’alpeggio il sentiero attraversa quindi il pianoro, entra nel bosco e scende tra alte pareti rocciose, prima a dx e poi a sx del torrente Vessona. Raggiunto il torrente Buthier si attraversa un ardito ponte in pietra gettato sull’Orrido della Betenda (1361m), si prende a dx il sentiero in salita per guadagnare Pian Praz e l’abitato di Places sulla strada asfaltata che si segue a destra sino alla località Lexert (1572m), dove si trova l’Hotel Valentino meta della nostra tappa odierna.

Sintesi dell’escursione: 6 agosto

Tappa 5: Lexert – Voueces (Ollomont), Hotel Residence Mont Gelè
Dislivello: 1030 m salita – 1250 m discesa – 13 km
Durata escursione: 5/6 ore

Dall’abitato di Lexert si scende a Close e si prende sulla dx la mulattiera che, fuori dal villag- gio, si innesta in una strada poderale. Si risalgono alcuni tornanti utilizzando due scorciatoie e a 1630m parte il sent. in direzione ovest che scavalca un costone e passa a mezzacosta sopra l’alpe di Ecleve, supera il canale detritico e entra nel bosco di conifere dove inizia a prendere decisamente quota; raggiunge poi l’alpe Suchéaz (1994m), ottimo punto panoramico sulla Valpelline, e, continuando a salire nel bosco, l’alpe Breuson (2195m). Dopo una lunga diago- nale in mezza costa, il tracciato, con stretti tornanti, risale l’ultimo ripido pendio che conduce al Col di Breuson (2492m), punto panoramico dal Grand Combin sino alle porte di Aosta. Da qui si effettua un primo tratto di discesa piuttosto sostenuta, fra pascoli e pietraia, fino a raggiungere un’area pianeggiante molto panoramica, dove ha inizio la lunga diagonale in
mezza costa che porta all’alpeggio di Berrio Superiore (1926m). A questo punto si imbocca la strada sterrata che scende, con lieve pendenza, dapprima fra i pascoli e poi nel bosco fino in direzione del paese di Ollomont; a quota 1428m si incrocia la strada asfaltata che percorria- mo verso dx fino all’abitato di Voueces (1392m) e all’Hotel Mont Gelè meta di questa tappa.

Sintesi dell’escursione: 7 agosto

Tappa 6: Voueces (Ollomont) – Rif. Champillon
Dislivello: 1050 m salita – 5 km
Durata escursione: 3 ore

Si raggiunge l’abitato di Rey si imbocca il sentiero che, salendo nel fitto bosco di conifere, poco dopo si biforca; si tiene la dx e con una serie di svolte si supera il breve ma ripido tratto che precede la radura di Prumayes e sbuca nei pascoli (1621m); si superano alcuni ruderi e si rientra nel bosco. Il percorso ora aumenta di pendenza e dopo una serie di svolte si sbuca in una bellissima prateria ove si incontra l’indicazione per il Col Champillon. Si raggiunge una stradina agricola che si segue a sx per circa un centinaio di metri sino ad incontrare un piccolo sentierino sulla dx che ci conduce all’alpe di Champillon (2057m). Dall’Alpe si svolta subito a sx ed in breve si risale il sentiero sino a raggiungere una strada poderale ai piedi della chiesetta di Notre-Dame des Neiges, che sorge sulla sponda di un canale. Si continua quindi a salire sulla strada sterrata, fino a raggiungere in breve l’alpeggio di Pessinoille (2150m). Da qui il sentiero, risaliti i verdi e ripidi pascoli, giunge sino all’alpeggio Tsa de Champillon (2300m)e, poco più in alto, al Rifugio Champillon (2435m).
Possibile salita al Mont Chenaille (3144m), raggiunto l’ometto di vetta si gode di un panora- ma grandioso su tutti i 4000 valdostani. Circa 4 ore tra andata e ritorno.

Sintesi dell’escursione: 8 agosto

Tappa 7: Rif. Champillon – Couchepache (Saint Rhémy), Hotel Des Alpes
Dislivello: 485 m salita – 1305 discesa – 15 km
Durata escursione: 5 ore

Dal rifugio si sale con una serie di serpentine portandosi sul ciglio di una balza erbosa, si prosegue a fianco dell’impluvio e in breve si raggiunge la sella erbosa del Col Campillon (2709M). Si vede in lontananza il monte Bianco. Il primo tratto di discesa è a forte pendenza fino ai ruderi dell’alpeggio di Crou de Bleintse (2377m), poi il percorso diviene più dolce e inizia una lunga diagonale in mezza costa verso dx che porta all’alpeggio Pointeilles Superiore (2045m); discese le ultime brulle pendici erbose, si raggiunge poi l’alpeggio di Pointeilles Inferiore (1808m). Ora si percorre un tratto di strada sterrata verso sinistra e poi si riprende il sentiero che, attraversato un piccolo bosco di conifere, oltrepassa su un ponte in legno il torrente Menouve e ritorna sulla strada sterrata. Dopo una breve risalita si imbocca, sulla destra, il sentiero che conduce all’abitato di Prailles Superiore; poco sopra le case il tracciato si addentra fra i prati e, con lungo percorso pianeggiante, si dirige all’abitato di Eternod Superiore (1646m)in cui spicca la bella cappella con affreschi e campana sotto la volta che funge da tettoia. A fianco sale la mulattiera tra i frassini che raggiunge la strada sterrata nel bosco e si imbocca verso sx svalicando nella valle del Gran San Bernardo. Si percorre per un lungo tratto fino a giungere su un tornante della strada asfaltata (1825m), sulla quale si scende, in breve, al borgo di Saint-Rhémy (1615m). Superato il ponte sul torrente del Gran San Bernardo si prosegue sulla stradina per circa trecento metri, poi sei devia a dx sulla mulattiera bordata da muretti che ci porta al villaggio di Laval. Poco più avanti si arriva all’abitato di Couchepache (1670m) dove troviamo l’Hotel Des Alpes.

Sintesi dell’escursione: 9 agosto

Tappa 8: Couchepache – Rif. Bonatti
Dislivello: 1300 m salita – 905 discesa – 17 km
Durata escursione: 7 ore

Si discende tra le case su di un viottolo che raggiunge la strada asfaltata da percorrere verso dx. Superata la frazione Mottes, sopra la partenza di un impianto di risalita (1663m), si pren- de sulla destra la strada sterrata che passa al di sotto del viadotto autostradale e continua in piano fino all’alpeggio Devies. Poco oltre si imbocca sulla destra il sentiero, fiancheggiato da muretti a secco, che si innalza attraverso i pascoli, sino all’alpeggio Merdeux Inferiore (1920m); da qui si percorre un breve tratto di strada sterrata fino all’alpeggio di Côtes, per poi prendere il sentiero a mezza costa che conduce all’alpeggio Moindaz (1966m). Si risalgo- no quindi i verdi e ampi pascoli fino a raggiungere l’alpeggio Tsa de Merdeux (2273) e poi, attraversati alcuni torrentelli e risalito un ripido costone erboso, si raggiunge il pianoro del lac Merdeux dove stanno costruendo un nuovo rifugio (2540m). Dal pianoro il percorso si alza fra i verdi pascoli, sino a raggiungere una conca detritica contornata da una suggestiva cresta rocciosa molto frastagliata; attraversata la conca, si percorre una lunga diagonale verso sini- stra e, con alcuni stretti tornanti, si supera l’ultimo ripido tratto di sfasciumi sino allo stretto intaglio del Col Malatrà (2928m) dove si apre una veduta grandiosa sul settore occidentale del gruppo del Monte Bianco. Possibile breve digressione alla Guglia d’Artanavaz (3069m). Ci si tiene sul lato dx del vallone, la discesa prosegue, in mezza costa, fra gli sfasciumi fino a raggiungere alcuni dossi erbosi da cui si apre una stupefacente veduta frontale sulle Grandes Jorasses, si continua in discesa arrivando in un vasto pianoro erboso solcato dal torrente. Costeggiando sulla destra il corso d’acqua, si percorre totalmente il pianoro e si raggiunge l’alpeggio Giué Superiore (2226m) e, attraversato verso sinistra il torrente su un ponticello in legno, dopo pochi metri di dislivello si incontra l’alpeggio Malatrà Superiore. Da qui, in breve, si scende all’alpeggio Malatrà Inferiore e al rifugio Walter Bonatti (2025m).

Sintesi dell’escursione: 10 agosto

Tappa 9: Rif. Bonatti – Courmayeur
Dislivello: 148 m salita – 968 discesa – 13 km
Durata escursione: 4 ore

Dal rifugio Walter Bonatti il tracciato scende, per un breve tratto, fra i pascoli, poi svolta a sinistra e porta all’alpeggio Sécheron; con percorso in mezza costa ed in leggera salita arriva nei pressi dell’alpeggio Arminaz Inferiore (1986m), che raggiunge dopo aver effettuato una breve discesa. Attraversato il torrente su un ponte in legno, il sentiero continua verso destra con andamento pianeggiante, fra arbusti e rododendri, fino all’alpeggio Lèche; prosegue poi, su leggeri saliscendi fra verdi pascoli, passando poco sopra l’alpeggio Leuchey Superiore e da qui, entrando nel bosco di conifere, sale leggermente fino al costone erboso oltre il quale è ubicato il rifugio Giorgio Bertone (1980m) tra le baite dell’alpe Praz de la Saxe. Dal rifugio il sentiero scende decisamente, inoltrandosi nel fitto bosco di conifere e, dopo numerosi tornanti, sbuca su una strada sterrata; ora si percorre a tratti la strada e a tratti il sentiero che la interseca e, una volta attraversato il torrente Tsapy su un ponte carrabile, si segue interamente la strada sterrata. Questa scende, diviene asfaltata, e attra- versa l’abitato di Villair Superiore poi, ad un grande incrocio, svolta verso sinistra ed en- tra nel paese di Courmayeur, sino a sbucare in Piazza Abbè Henry, in cui sorgono al Casa delle Guide e la Parrocchia di San Pantaleone. Si discende la scalinata, poi la strada che passa davanti all’ufficio postale e si rag- giunge il piazzale a fianco della statale dove le due alte vie si congiungono (1205m).

N.B.: Le iscrizioni si chiudono gio- vedì 14 luglio con il versamento di € 50 di caparra.

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)