TREKKING: Alta Via Carnica

09 – 14 Agosto 2014
TREKKING: Alta Via Carnica
Dalle Sorgenti del Piave a Paluaro

Dopo due splendidi itinerari sulle nostre Dolomiti, quest’anno proponiamo un trekking in Carnia, una zona non sempre toccata dai nostri “vagabondaggi”.
L’ambiente naturale ancora praticamente intatto, la fitta rete di sentieri ben segnalati, la presenza di numerosi rifugi e di malghe con servizio agriturismo, fanno del comprensorio Carnico il territorio ideale per l’escursionista.
Nella Carnia nord orientale, che coincide con l’alto bacino del fiume Tagliamento,si elevano i più interessanti gruppi montuosi delle Alpi e Prealpi Carniche. II nostro itinerario si snoda lungo le creste del confine Italo Austriaco, e dà modo di scoprire i più bei gruppi calcarei della zona(Peralba, Avanza, Monti di Volaia, Coglians, Pal Piccolo, Crete di Timao).

Dislivello Complessivo: 4850 m in salita e 5510 in discesa
Difficoltà: EE
Resp. Escursione: Frigo Giandario- Canevarolo Giancarlo
Cartografia: Carta Tabacco Carnia Trekking – scala 1: 25.000

Programma

Domenica 9 Agosto 1ͣ Tappa: Dalle sorgenti del Piave al rif. Calvi.

Dislivello: 1100 m i salita 590 m in discesa
Durata: 630 ore

Il nostro viaggio comincia dalle sorgenti del fiume sacro alla patria, il Piave, dove prenderemo il sentiero n° 132 per il rif. Calvi. Saliremo su mulattiera tra le pareti rocciose del Peralba e del Chiadenis sino al rifugio dove dopo breve fermata saliremo alla cima del Peralba per sentiero a sinistra passando vicino a resti di ricoveri in trincea e postazioni di guerra fino al passo Sesis. Proseguendo su sentiero per la “Via normale Papa Giovanni Paolo II” salendo con numerose serpentine lungo un canale fino ad arrivare sotto le rocce dove troviamo resti di barricamenti e continueremo sino alla vetta. Grande panorama sulla Val Visdende. Il ritorno per passo Castello e sentiero 132 fino al rifugio per il pernottamento.

Lunedì 10 Agosto 2ͣ Tappa: Dal rifugio Calvi al rifugio Lambertenghi.

Dislivello: 650 m in salita 800 in discesa
Durata: 7 ore

Dal rif. Calvi riprendiamo la mulattiera n° 132 che conduce al passo Sesis a 2312 m. Procediamo a destra sul sentiero n. 140 e dopo un ripido canalino erboso scendiamo alle casere Flenos. Lasciata la stradina, per sent. 142 ci inoltriamo nel bellissimo bosco di larici arrivando alle casere Sissanis, ora si sale più ripidamente a raggiungere i pascoli alti con i laghetti di Pera e Bordaglia in una splendida valle. Si prosegue costeggiando il versante meridionale della creta di Bordaglia per uscire al passo Giramondo, ora su agevole sentiero(n. 403) scendiamo in territorio Austriaco su prati per giungere a un bosco di larci e mughi alla base del costone di Biegenopfe (1722 m.). Per stradina guadagnamo il versante nord del monte Capolago, costeggiando il lago di Volaia nei pressi del rif. Pichl Hutte (1959 m.) per breve salita al passo di Volaia, quindi scendiamo in territorio italiano al rif. Lambertenghi dove pernotteremo. (1970m.)

Martedì 11 Agosto 3ͣ tappa: Dal rif. Lambertenghi al rif. Marinelli.

Dislivello: 900 m. in salita 670 m. in discesa
Durata: ore 7

La terza tappa ha come meta la vetta del monte Coglians, la cima più elevata delle Alpi Carniche. Percorriamo dapprima l’ardito sentiero Spinotti, parzialmente attrezzato, con alcuni tratti un po’ esposti, al bivio si abbandona il sent. che conduce al rif. Marinelli, proseguendo invece il fondo del vallone e poco più in alto ci colleghiamo al sent. Cai n. 143 per risalire il vallone del Ploto fin sotto il pendio roccioso. Seguendo i resti di un sentiero di guerra(passaggi di 1°) raggiungiamo infine la vetta del Coglians a m. 2780. Vasto panorama, discesa per lo stesso itinerario di salita, poi per sent. 143 sino alla cresta che limita a sinistra il vallone del Ploto; superato il risalto erboso del Pie Chiadin scendiamo alla forcella Morareet, quindi al rif. Marinelli per il pernottamento.(2111m.)

Mercoledì 12 Agosto 4ͣ tappa: Dal rif. Marinelli al rif. Casera Pramosio.

Dislivello: 850 m. in salita 1150 in discesa
Durata: ore 7-8

Questa lunga tappa si snoda nella zona che comprende il massiccio del Chiavenate, il passo Monte Croce Carnico, il Pal Piccolo e il Pal Grande.
Dal rif. Marinelli scendiamo verso est per un’ampia mulattiera fino alle sponde del laghetto Plota, poi percorriamo un breve tratto di strada e imbocchiamo il sentiero n. 146 tenendoci in quota tra pascoli e bancate calcaree. Attraversiamo quindi il rio Monumena e per sentiero n. 149 percorriamo un’ampia cengia raggiungendo una caratteristica galleria naturale detta la “Scaletta”. Seguiamo per un tratto il crinale poi scendiamo a nord al passo Monte Croce Carnico. Attraversiamo il passo e per sentiero Cai 401 saliamo sul versante sud del Pal Piccolo, dove e possibile visitare le fortificazioni della prima guerra mondiale, restaurate e trasformate in un museo storico a cielo aperto. Con un interessante percorso fra trincee e camminamenti raggiungiamo la vetta del Pal Piccolo a 1866 m. Per lo stesso sentiero scendiamo al primo bivio a sinistra sulla cresta di confine fino a raggiungere il cucuzzolo del Chelat. Il sentiero ora cala fino a raggiungere casera Pal Grande e il rif. omonimo, con segnavia 402 saliremo al passo Pal Grande e alla cima Avostanis, scendiamo fino a casera Pramosio e al suo suggestivo laghetto passando per il rif. forestale Morgante e dopo circa un’ora al rif. casera Pramosio, dove pernotteremo.

Giovedì 13 Agosto 5ͣ tappa: Dal rif. Casera Pramosio al rif. Cason di Lanza.

Dislivello: 750 m. in salita 800 m. in discesa
Durata: ore 7

Anche questa sarà una lunga tappa, che attraverserà una delle zone più isolate e selvagge della catena carnica dove imbattersi in un cervo o in un capriolo è cosa che capita di frequente. Dalla casera Pramosio seguiamo il sentiero Cai 407 che conduce a sella Cercevesa. Ci abbassiamo fino ad incontrare il sentiero n. 448 che riprende a salire; poi decisamente scendiamo su sentiero poco marcato,(attenzione ai segnali). Con un ultimo tratto raggiungiamo la spalla della Creta Rossa a 1750 m. Il sentiero scende tra resti di fortificazioni fino al rif. Fabbiani a 1539m., dove e prevista una breve sosta. Dal bivio seguiremo i sentieri n. 454 e il 448, riprendendo quota tra boschi prima e terreni aperti poi, fino a casera Londin. Imbocchiamo il sentiero n. 457, continuando a salire sul fianco meridionale del monte Londin(1850m.) e aggirando la cima di Val Di Puartis, giungiamo sul crinale orientale. Per sentiero poco visibile arriviamo a casera Meledis e per sterrato a casera Valbertad. Ci immettiamo nella forestale scendendo decisamente alla casera Valbertad bassa, percorriamo la rotabile in salita per un paio di chilometri fino a raggiungere il rif. Cason di Lanza(1552 m) dove pernotteremo.

Venerdì 14 Agosto 6ͣ tappa: Dal rifugio Cason di Lanza a Paularo.

Dislivello: 600 m in salita 1500 m in discesa
Durata: ore 6

Siamo alla tappa finale del nostro itinerario e proprio per questo ci concediamo l’ultima ciliegina, la salita al monte Zermula, a nord del passo Cason di Lanza, una valida alternativa alle escursioni che dal passo portano in direzione della cresta di confine. Dal rif. raggiungiamo la vicina casermetta della guardia di finanza,, nei cui pressi imbocchiamo il sentiero Cai 442 A che in continua salita ci porta alla conca del Cadin,poi con alcuni tornanti tra i fitti boschi alla forca di Lanza(1831m). Seguendo il sentiero verso ovest, nei pressi di alcune trincee della guerra del 1915/18, ci portiamo sul fianco meridionale del monte Zermula. Il sentiero taglia in salita il ripidissimo pendio e conduce a un bivio nei pressi di una malga. Lasciamo il sentiero, per una ripida traccia e saliamo alla cresta sommitale e in breve arriviamo in vetta al monte Zermula(2143 m.) Poi per sentiero n. 442 scendiamo a Paularo terminando il nostro trekking.

Attrezzatura: cordino,moschettoni, caschetto.

Iscrizioni: Per poter riservare i posti nei rifugi e indispensabile effettuare la prenotazione entro giovedì 25 Giugno con il versamento di un anticipo di € 50,00.

Partenza ore 6.00 dalla sede Cai autostrada A4 direzione Venezia A27 uscita Ponte nelle Alpi, Longarone, Santo Stefano di Cadore, Sappada, Sorgenti del Piave.



Statistiche

 

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)